“Quando verso la fine della primavera li vedo salire con il loro grande gregge, il mio cuore si rallegra: sento prima l’abbaiare dei cani, poi un brusio, quindi i belati e vado incontro. Il loro è come un rito antichissimo che da millenni si rinnova. A settembre ripassano per il ritorno, ma allora fanno malinconia perché, lassù, la montagna è privata di tanta vita. Allora sostano qui sui prati attorno alle contrade e qualche volta la neve li sorprende”
Mario Rigoni Stern
Nei paesi di montagna o di media quota come Condove, il suono dei campanacci scandisce ancora le stagioni: sono le mucche e le pecore, con i loro “rundun” al collo, ad aprire la primavera salendo agli alpeggi, per poi ridiscendere nelle stalle in pianura con l’arrivo dell’autunno.
La prima volta che la transumanza è passata per le vie del paese è stato durante la XXVIII Fiera della Toma nel 2017: circa un centinaio di mucche in “disarpa” dagli alpeggi a quota 1800 m hanno attraversato la Piazza per fare ritorno alle stalle invernali. Un valore aggiunto per la Fiera che, da sempre, ha tra i suoi intenti la valorizzazione della realtà agricola e zootecnica.
L’appuntamento da allora è stato confermato nelle edizioni successive e anche quest’anno si prevede per sabato pomeriggio 7 ottobre nella Piazza di Condove, al passo dei pastori e al suono dei campanacci.