Il marchio “Toma di Condove” compie 10 anni. Una garanzia di tipicità che dal 2013 ad oggi ha confermato la validità del prodotto conferendogli una continuità di immagine e un valore aggiunto nella commercializzazione. Il marchio, di proprietà comunale, e registrato alla Camera di Commercio di Torino e la Pro Loco di Condove ha l’incarico di “timbrare” a fuoco le forme di toma dei produttori aderenti al progetto.
Il disciplinare di produzione della “Toma di Condove” ne definisce tutti i criteri senza “standardizzarne” eccessivamente le caratteristiche. La lavorazione prevede l’impiego di latte vaccino crudo intero o leggermente scremato per affioramento e il confezionamento in forme di peso compreso tra i 2 e 9 chilogrammi. Le caratteristiche organolettiche prevedono che la pasta sia di colorazione giallo paglierino con occhiatura piccola e diffusa, crosta liscia di colore paglierino grigiastro, sapore con caratteristico aroma armonico e delicato. La zona di produzione della “Toma di Condove” è limitata al territorio comunale e la produzione è realizzabile in tutto il periodo dell’anno.
Sono ammesse vacche lattifere di tutte le razze bovine non essendo presente, storicamente, una razza caratteristica e univoca sul territorio. Un capitolo importante riguarda la loro alimentazione, che deve provenire almeno al 50% dal territorio di produzione e deve essere costituita da foraggio fresco da pascolamento sul territorio del Comune di Condove o foraggio secco proveniente da prati e pascoli di valle o di montagna del territorio condovese. Da disciplinare viene sconsigliata la somministrazione di alimenti di origine animale o ittica e comunque di tutti gli alimenti in grado di modificare la qualità organolettica del latte, come gli insilati.
Come si produce la Toma di Condove? Il latte viene riscaldato alla temperatura di 36-40° C, può essere utilizzato caglio di vitello (o vegetale) ed è ammesso l’impiego di fermenti lattici.