33 anni di Fiera della Toma

Evento di eccellenza nella promozione della “Toma”, formaggio prodotto in Valle di Susa e nella valorizzazione delle realtà agricole e zootecniche, la Fiera è un caratteristico momento d’incontro dei produttori del settore per esporre e vendere il loro prodotto realizzato in prevalenza negli alpeggi di montagna.

Un po’ di Storia

La Fiera della Toma nacque nell’autunno del 1986 con un approccio tra i malgari e la Pro Loco, riunendo i produttori locali per mettere in risalto le qualità del tipico formaggio caseificato in malga. Già a partire dall’anno successivo (quella che viene considerata a tutti gli effetti la prima edizione della Fiera), il  grande successo della manifestazione portò ad una collaborazione con la Coldiretti ed alla sistemazione dell’evento nella piazza centrale del paese, con l’allestimento nelle caratteristiche casette rosse.

Negli anni seguenti, la manifestazione acquistò sempre più spazio, ottenne il patrocinio del Comune e degli Enti sovracomunali. La fiera ottenne così una sistemazione degna del valore di promozione raggiunta, entrando a pieni voti nel calendario regionale delle fiere e sagre. Dal 1995, ossia dalla prima edizione, la Fiera della Toma fa parte del calendario di Gusto Valsusa.

Una fiera sempre più ricca di iniziative

Nel corso delle varie edizioni la Fiera ha assunto una veste più culturale che commerciale con il consueto convegno-dibattito di apertura e i vari spettacoli musicali e teatrali, le mostre d’arte, le dimostrazioni di caseificazioni e degli antichi mestieri, e con il coinvolgimento delle associazioni locali. 

Nelle ultime edizioni viene altresì proposto un coniugio con il mondo dello sport attraverso il ritorno del Toma Trail, corsa montana che si snoda fra le borgate condovesi, e con la valorizzazione della disarpa, con il passaggio delle mandrie in transumanza all’interno della Fiera. Nei due giorni della manifestazione, che cadono per tradizione ogni anno nel secondo fine settimana di ottobre, non mancano le occasioni di degustare prodotti tipici, anche sapientemente cucinati dai ristoratori locali.

Ai momenti di grande successo, si sono però, nella storia, alternati periodi difficili, come quelli, a metà degli anni novanta, segnati dall’avvento della brucellosi. Nel 1995, in particolare, una grave epidemia, che ebbe ripercussioni anche sulla salute di alcuni condovesi, costrinse l’amministrazione a vietare la monticazione e ad ordinare l’abbattimento di numerosi capi. L’anno nero per la pastorizia si concluse comunque con la realizzazione della Fiera, che quell’anno si svolse però senza la sua protagonista principale… La toma. Grazie alla severità del regime adottato, tuttavia, l’epidemia venne debellata e gli allevatori poterono tornare alla loro attività.

Arrivata alla sua XXXIII edizione, la Fiera è ormai a tutti gli effetti un evento fondamentale nella vita della comunità condovese e di quella valsusina, registrando anche un progressivo interesse di visitatori che arrivano in paese da più parti del Piemonte… e non solo!

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